fuoridalpalazzo

20 ottobre 2008

Parole al vento

parole al ventoSo già di arrivare ultimo, ma ho scoperto questo sito - wordle - che prende un testo e restituisce un'immagine con le parole più utilizzate in evidenza. Così ho preso un lungo testo di fuoridalpalazzo (in pratica gli story-post, quelli più numerosi) e l'ho inserito nel programma. Il risultato lo vedete. Bello! Peccato che a vedere le parole messe in fila in questo modo, parliamo di 270 mila caratteri, in pratica un libro, pare che non abbia mai raccontato nulla!

P.S. clicca sull'immagine per vederla ingrandita.

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26 settembre 2008

Lavori usuranti

redazioneCapita, di tanto in tanto, che arrivi qualche ragazzo con la luce negli occhi a chiedermi come si fa a diventare giornalista. Capita anche che io cerchi di fargli cambiare idea, come fece con me (invano) un ex direttore di giornale qualche anno fa. Ma ora ho un'arma in più: farò vedere agli aspiranti giornalisti la mia scrivania fotografata alle ore 00.15, poco dopo la chiusura in tipografia di un inserto speciale dedicato alle elezioni provinciali. Questo è quello che capita a chi voleva fare il giornalista.

P.S. clicca sul casino se vuoi vederlo da vicino.

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30 agosto 2008

Oh, oh cavallo...

roberto vecchioni a fuciadeRoberto Vecchioni in concerto a Fuciade (passo San Pellegrino, 1.980 metri di quota, fra Trentino e Veneto) di fronte a 5 mila spettatori. Clicca sulla foto per ingrandirla.

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04 agosto 2008

Il grande scoop

i gemelli di Brad Pitt e Angelina JolieSignore e signori, che emozione: ecco a voi in esclusiva la prima foto dei gemelli di Brad Pitt e Angelina Jolie. Dopo che le guardie del corpo della coppia (e lo stesso Brad Pitt) hanno custodito per settimane la privacy dei due bambini, chiusi nella villa in Francia, ecco qui GRATIS la fotografia esclusiva: quanta attesa, ma ne valeva la pena.

P.S. non riesco a credere che le foto esclusive siano state pagate 9 milioni di euro, ognuno dichiara ciò che vuole, io - ad esempio - per scrivere un post esclusivo ogni dieci giorni su fuoridalpalazzo! guadagno 50 mila euro al mese.

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31 luglio 2008

L'istinto del cacciatore

il cervo di Bolzano prima di essere abbattutoEccolo qui il pericoloso cervo, pochi istanti prima di essere abbattuto per motivi di sicurezza nel parcheggio sotterraneo dove si era rifugiato, dopo la sua corsa per le vie del centro di Bolzano.
Questa, scattata dai vigili del fuoco volontari di Bolzano, è una foto importante: guarda il cervo, ancora vivo, dritto negli occhi. Lo senti, irrefrenabile, l'istinto di premere il grilletto per uccidere un animale indifeso? Ora sai se nelle tue vene scorre il sangue del cacciatore oppure no.

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28 luglio 2008

La discoteca di Sardagna

raggio laser dall'hotel panorama di sardagnaChiedo scusa all'arte, agli artisti, agli amanti del bello, ai sostenitori del nuovo e confesso: sono uno di quelli che l'altra sera ha pensato che a Sardagna avessero aperto una nuova discoteca. Tornavamo da Rovereto quando - all'altezza di Mattarello - abbiamo visto quel raggio luminoso attraversare la valle dell'Adige puntando su Povo, Cognola e Martignano per poi tornare indietro e ripetere il suo giro. Poiché so bene che lassù c'è l'hotel dell'Università ho immaginato che forse c'era una festa, un convegno di scienziati impegnati in chissà quali misurazioni oppure - come mi hanno fatto notare gli altri passeggeri - erano i vigili del fuoco che cercavano un disperso facendosi luce con le fotoelettriche. Solo una volta giunti in città - dopo la telefonata di un collega che sperava di fare con me chiarezza sul mistero - abbiamo saputo il perché di quel raggio laser: "Signore e signori, quella è arte" ha detto divertito uno degli uomini che stava montando il tendone per la festa del rione. "Arte moderna" ha aggiunto facendo un ampio gesto con la mano.
Perché non ci avevo pensato prima io? L'installazione di Stefano Cagol, uno degli artisti della biennale Manifesta 7, si inserisce nel solco tracciato già vent'anni fa dagli illuminati avanguardisti che per primi disegnarono fasci di luce nel cielo per far riflettere l'uomo sulle distanze e per comunicare al mondo intero: noi siamo qui. Parlo di gente come il gestore della discoteca Saint Louis di Mezzolombardo, del suo collega di Andalo, dell'ex gestore del Waikiki di Gardolo e di centinaia di altri precursori che a livello internazionale - avanti anni luce persino sull'arte moderna - decisero, forse senza nemmeno saperlo, di inaugurare una nuova stagione artistica, fermati solo dagli amministratori pubblici che decisero di porre un limite a questa forma di espressione che - chissà perché - ripetuta ogni fine settimana a qualche retrogrado dava fastidio.
Salito a casa, poiché mi bruciava ancora l'aver confuso l'arte vera con una volgare discoteca, ignorante più che mai, ho acceso il computer e mi sono collegato a Wikipedia (ognuno ha i mezzi che si merita) per imparare qualcosa sull'artista. Così ho letto che "Cagol mette in evidenza la contraddittorietà di elementi e situazioni simboliche dell'oggi, e il mutato sistema di valori del momento attuale attraverso un'elaborazione digitale minima o attraverso istallazioni site-specific d’arte pubblica e performance". Illuminante.
Alle lavatrici di piazza Duomo c'ero arrivato anch'io, sebbene un po' contrariato perché nemmeno un cartello mi avvisava che lì sotto scorre ancora la roggia dove le trentine di una volta lavavano i panni sporchi in piazza: io lo sapevo, ma i turisti? I graffiti di Laurina Paperina mi hanno trovato preparato perché tra i miei amici c'è un suo grande ammiratore, invece la prima mattina dell'evento ho guardato distrattamente le pubblicità artistiche mentre correvo in bicicletta all'asilo (dove io e il piccolo arriviamo sempre ultimi) pensando che in quei cartelloni mancava qualcosa, tipo la marca del prodotto. Colpa mia, lo ammetto, ma il raggio laser no: l'unica cosa che ci vedo di geniale è il modo in cui l'artista è riuscito a convincere i curatori della biennale e la Provincia (che dell'hotel di Sardagna è la proprietaria) a far installare il proiettore per quest'imitazione dei discotecari anni Ottanta che guidando i clienti con le loro stelle comete artificiali hanno fatto i soldi, senza mai cadere nella tentazione di definirsi artisti.
Siamo gente semplice. Vediamo le cose per ciò che appaiono. Ho letto sul giornale che l'arte moderna non è educata e non chiede scusa, parola dell'assessore provinciale. I trentini invece sono educati eccome: finirà che vedranno una carcassa d'auto insanguinata, una rana impiccata o crocifissa, un asino volante, magari un mucchio di rifiuti per la strada come a Napoli e invece di chiamare i carabinieri (come hanno fatto in questi giorni quando incappavano in qualche stranezza) si fermeranno ad applaudire la presunta prestazione artistica temendo di fare brutta figura. Tuttalpiù - nel dubbio, indecisi su da farsi - tireranno dritto accelerando il passo.

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22 luglio 2008

Il paese dei miliardari poveri in canna

dollari e inflazione nello ZimbabweC'è un posto dove la gente ha molti soldi da spendere. Milioni. Miliardi di dollari. Prima di uscire di casa infilano pacchi di banconote nella borsa e se per strada ne perdono una da 100 mila dollari pazienza, non morirà nessuno. Il caffè può costare un milione di euro alla mattina, due milioni alla sera - naturalmente in dollari - perché i prezzi galoppano, nessuno si stupisce, ci hanno fatto l'abitudine. C'è gente che guadagnava 10 miliardi di dollari al mese e ha smesso di andare al lavoro perché i soldi non fanno la felicità in un paese dove anche le prostitute vogliono essere pagate in diesel: meglio una tanica di gasolio che una carriola piena di banconote.
Benvenuti nello Zimbabwe, paese africano che vale un viaggio per gli studenti di Economia che vogliono capire cos'è l'inflazione. Per rendere più semplice la vita agli abitanti il governo l'altro giorno ha coniato una nuova banconota da 100 miliardi di dollari, così almeno la gente può andare al panificio e comprare due filoni di pane con un pezzo di carta solo. Sperando di trovarlo, il pane.

P.S. Sulla banconota da 100 miliardi di dollari domenica ho trovato qualche trafiletto sui giornali, ma se volete approfondire le vicende dei dollari dello Zimbabwe date un'occhiata a questo pezzo.

P.S. Nella foto un bambino che va a comprare il latte.

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21 luglio 2008

La foto che avrei voluto scattare

cervo in centro a BolzanoBolzano, ore 10 del mattino, un cervo selvatico corre per le vie del centro storico cercando disperato la strada per tornare nei suoi boschi. Eccolo in via Museo, mentre salta su un tavolino del bar Diana, ritratto in una foto che mi sarebbe piaciuto scattare e che invece è riuscita a un fotografo di sixgroup.com. Ed eccolo pochi minuti dopo in un parcheggio sotterraneo, fotografato da Ludwig Thalheimer in un'immagine di cui non ho nessuna invidia.

P.S. La storia la potete leggere qui.

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07 marzo 2008

Alzati e cammina!

le promesse di BerlusconiSilvio Berlusconi promette miracoli - in stile "alzati e cammina!" - con i manifesti giganti della sua campagna elettorale. Liberi di crederci oppure no, ma la signora sulla sedia a rotelle - fotografata a Trento - sembrava un po' perplessa di fronte all'esortazione: rialzati Italia!

P.S. esistono due metodi per fare una foto del genere: a) mettersi d'accordo con una signora invalida, puntare l'obiettivo, scattare la foto; b) vedere una signora invalida per la strada, calcolare il tempo che ci metterà a passare sotto il manifesto di Berlusconi, fermarsi in mezzo alla strada con le auto che vi passano davanti e dietro, puntare l'obiettivo della macchina fotografica che tenete sempre in tasca, ringraziare la realtà che come sempre supera la fantasia, ringraziare l'accompagnatrice dell'invalida perché fa finta di nulla e continua la sua passeggiata, scattare, scattare, scattare... Io - a scanso di equivoci - ho usato il metodo b).

Questa foto è stata pubblicata anche sul blog che il mio giornale ha aperto in vista delle elezioni politiche. Chi legge da Trento e dintorni potrebbe essere interessato: eccolo qui.

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02 marzo 2008

Sommersi dagli imballaggi

gli imballaggi di mc donald'sLa foto parla da sola. A sinistra due panini, due porzioni di patatine fritte, una coca cola, un'acqua minerale e sei crocchette di pollo. A destra una borsa di carta, un sacchetto di carta, un bicchiere con coperchio di plastica, una cannuccia, una bottiglia di plastica, tre scatole di cartone, due cartoncini per le patatine fritte, sei o sette tovaglioli e un piedistallo di cartone per tenere dritte le bottiglie. Tutto compreso nel prezzo, insomma a Mc Donald's oltre al cibo vi vendono pure l'immondizia. Alla fine ci ho scritto un articolo di giornale: se vi interessa è QUI.
Ma c'è un problema che va oltre gli imballaggi. Sapete dove finisce tutta la carta e la plastica che Mc Donald's - regno dell'usa e getta - produce in enorme quantità? Finisce tutto in discarica, non si ricicla nulla, tanto meno l'organico. Lo racconto QUI, nella Città invisibile, altrimenti il mio editore si offende perché continuo a preferire il blog fuoridalpalazzo...

P.S. ho preso spunto da disimballiamoci la giornata che Legambiente ha dedicato alla lotta contro gli imballaggi.

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25 febbraio 2008

Punti di vista

Capita talvolta, in questa periferia estrema dell'Italia, così lontana dai luoghi che veramente contano, di porsi dei dubbi, soprattutto quando uno che non vedevi da un po' di tempo ti incontra e dice: che ci fai ancora qui in culo al mondo, invece di essere a Milano? E allora ti chiedi: dovrei allargare i miei orizzonti? essere di vedute più larghe? guardare più lontano? Questa mattina alle 7 e 30 mi interrogavo su questi temi cercando di vederci chiaro. Ho fermato l'auto, ho scattato una fotografia e mi sono dato una risposta. Una soluzione buona per tutti non c'è. E' questione di punti di vista.

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05 gennaio 2008

L'altra montagna

fiume ghiacciato

ciclista nella neve

scalatori sulla cascata di ghiaccio

Non lasciatevi ingannare da chi vi racconta che d'inverno in montagna si può solo andare con gli sci, divertirsi con lo snowboard, salire e scendere in funivia e prendere il sole (quando c'è) sulle sedie a sdraio fuori dal rifugio mentre all'interno c'è la coda al self service. Se tutto questo vi ha stufato potete sempre indossare un paio di scarponi (se c'è molta neve anche le ciaspole) e addentrarvi in una valle quasi dimenticata dove una luce nordica illuminerà un fiume ghiacciato, oppure salire lungo una strada innevata dove un ciclista (?) vi chiederà strada o infine addentrarvi in un canalone spettrale dove dalle pareti vi raggiungerà il suono del ghiaccio mandato in frantumi dagli scalatori armati di ramponi e piccozza. Per tutto questo non vi chiederanno nemmeno il biglietto.

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29 giugno 2007

La resa dell'orsa Jurka

l'orsa Jurka subito dopo la catturaL'hanno presa. Ieri sera alle 21 vicino alla valle di Tovel hanno colpito l'orsa Jurka con una cartuccia soporifera e poi l'hanno portata nel recinto del santuario di San Romedio. Jurka ora pesa 130 chili, ma avrà modo di mettere su peso nei prossimi vent'anni che trascorrerà rinchiusa con pranzo e cena gentilmente offerti dalla Provincia autonoma di Trento: non dovrà più rubare galline. Ecco alcune foto della cattura e della sua zampa: foto1, foto2, foto3.
Se la sua storia vi interessa avevo già scritto un post quando si fece vedere vicino alle piste di Madonna di Campiglio (c'è anche un video amatoriale), poi l'avevo intervistata e avevo raccontato le sue preoccupazioni prima della cattura in questo post in cui raccomandava di non andarla a trovare quando sarebbe stata messa in gabbia.
Nella cittàinvisibile ci sono un paio di foto che documentano la tradizione trentina di tenere gli orsi in gabbia. E infine sul sito internet del mio giornale potete trovare il video della cattura.

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19 giugno 2007

Se qualcuno ruba un fiore per te

furto di lavandaNella vita ognuno ha le sue soddisfazioni. La mia di oggi è che ho scoperto di essere un giornalista con un certo seguito(!). Ricordate che in un pezzo del mese scorso intitolato La guerra delle fresie svelavo la posizione di un gigantesco cespuglio di lavanda dove ci si poteva servire a piacimento? Bene, è giunto il momento giusto. Passavo proprio di lì questa mattina pedalando attraverso la città invisibile e mentre mi preparavo a oltrepassare il ponte ho visto "un mio lettore" che seguiva il mio consiglio.
Un uomo che coglie i fiori merita un applauso, uno che li ruba merita una foto: clic! Poi sono tornato (perché su quel ponte ci passo più volte al giorno) e mi sono goduto lo spettacolo. Ditemi voi, che avreste fatto? Sono entrato attraverso il varco dell'aiuola già aperto dal vecchietto e mi sono servito anch'io.

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07 giugno 2007

Colpo di scena!

in terrazza a Bocca dell'Oro con le scarpe camper
Buongiorno, sono Aigor, il servo del dottor Anselstein. So che a lui non farebbe piacere questo esproprio del blog da parte mia ma approfitto di una sua distrazione e conto sulla vostra discrezione per sfogarmi. Il dottor Anselstein mi tiene rinchiuso solitamente nella torre del suo palazzo a Trento e mi lascia uscire solo per fotografare le sue scarpe nelle situazioni più assurde. Credevate forse che fosse lui stesso a scattare le foto? Con il rischio di venire additato al pubblico ludibrio dai suoi concittadini? No, usa me! Ormai ho perso ogni dignità. Per tutta Trento io sono un feticista delle camper, le donne mi scansano e i bambini piangono al mio passaggio. Mi ha trascinato anche in vacanza con lui, perchè potessi immortalare le sue aulentissime calzature in riva al mare. Avete visto la foto della macchina? Vi state chiedendo come potesse entrarci una quarta persona lì dentro? È semplice, non ci è entrata: ho viaggiato tutto il tempo sul tettuccio della macchina, travestito da mountain-bike. Non mi ha fatto scendere nemmeno sul traghetto, se non fosse stato per la gentilezza di madame Gretel non avrei avuto neanche da bere. Ah! Madame Gretel! È solo per ammirare il suo dolce viso che resto al servizio di quel pazzo. Il dottore mi ha lasciato solo con il computer a postare questa foto, i suoi piedoni comodamente stesi al sole della Corsica. E pensare che avevo tanto pregato perchè piovesse per tutta la vacanza, invece nulla. Ha tutte le fortune lui! Sta tornando, devo scappare. Quando guarderete le foto ricordatevi di me. Addio!

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27 maggio 2007

Pedali e lacrime

al giro d'Italia con le scarpe camperQuando fuoridalpalazzo passa il Giro, come questa mattina a Trento, io corro a vedere e applaudo. Ma non è più come nel giugno del 1994 quando un giovane studente universitario con la passione sfrenata per la bicicletta trascorreva i pomeriggi davanti alla televisione invece di studiare per gli esami. Un giorno di quelli vide un corridore nuovo, ma già un po' pelato e con le orecchie a sventola, scappare prima di valicare il passo Giovo e poi fuggire in discesa come non aveva fatto mai nessuno. Nemmeno la moto con la telecamera riusciva a tenere il passo di quel fenomeno che per essere più veloce si metteva in posizione a uovo come se fosse su una pista da sci. Lo studente universitario guardò quel corridore tagliare primo il traguardo di Merano e vergognandosi un po' sentì una lacrima che gli rigava il volto.
Cinque anni dopo il corridore era diventato il Pirata e lo fermarono a Madonna di Campiglio perché non aveva il sangue giusto nelle vene. Un'altra lacrima - di sapore diverso - solcò la guancia dello studente che nel frattempo si era laureato e scrisse la notizia sul giornale. Fu l'ultima, però.

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11 maggio 2007

Anteprima

scarpe camper volantiQuesta foto aspetta da una settimana di finire fuoridalpalazzo: eccola accontentata (e con lei me stesso). Il post arriverà presto: chi l'ha detto che foto e post debbano andare sempre assieme?

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26 aprile 2007

Il braccio della legge

poliziaQuesta foto è stata scattata alla stazione di Trento sabato scorso, dove erano attesi centinaia di Disobbedienti per una manifestazione di protesta. Mentre premevo il pulsante del telefonino mi chiedevo: ma cosa sta pensando quel poliziotto gigantesco? Una risposta non ce l'ho, ma cosa pensa un poliziotto di dimensioni più normali (e dall'aspetto meno cattivo) quando deve mettersi il casco e scendere in strada lo potete leggere sul suo blog.

P.S. una bella galleria della manifestazione è quella di Fabrizio Gravantes.

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11 aprile 2007

Deserti

desertiHo visto la foto con la motoslitta sul blog di Bersntol e non ho saputo resistere.

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28 marzo 2007

Stagioni

stagioniQuando nel tiepido gennaio scrissi un post sulla grigliatina che avevo organizzato in terrazza ci fu un commentatore che prevedeva a breve un post sull'arrivo della neve. Aveva ragione lui.

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19 gennaio 2007

Ho visto il vento

vento
Olanda. Raffiche di vento fuoridalpalazzo. Questa foto - che ci fa vedere il vento - non è mia. Peccato. Mentre sui tetti della mia città comincia a soffiare il foehn, vento caldo che rende instabili gli animi più deboli, rileggo le pagine di uno scrittore che, al pari di questo fotografo, mi ha fatto vedere il vento. E' Dino Buzzati che ne Il segreto del Bosco Vecchio racconta di un vento imprigionato in una caverna che all'improvviso viene liberato dal vecchio colonnello e ai suoi ordini si scatena. E lo chiama - chissà perché - Matteo. Mi sono sempre chiesto la ragione di un nome buono per un vento ribelle al servizio dell'uomo. Poi l'ho incontrato, Matteo, durante un viaggio in Danimarca. E gli ho scattato questa foto.

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01 gennaio 2007

Auguri!

orso ubriaco con le scarpe camper

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23 dicembre 2006

Buon Natale!

io (con le scarpe camper) e Pino

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