fuoridalpalazzo

15 ottobre 2006

Il segreto del successo

Per scoprire il segreto del mio amico G. bisogna risalire nel tempo di quindici anni almeno. Eravamo giovani studenti, il sabato sera andavamo tutti in pizzeria e poi al momento di pagare - quando ognuno metteva le sue diecimila lire sul tavolo - lui prendeva la ricevuta, la sventolava in aria e diceva: "Serve a qualcuno questa? Altrimenti la prendo io". Prendi, prendi, dicevamo noi, figli di lavoratori dipendenti per cui quel pezzo di carta aveva due scopi solamente: controllare se il ristoratore aveva fatto i conti giusti e verificare (a fine mese) che tornassero i conti nostri.
Ma lui, il mio amico G., con quella fattura era in grado di mettere in moto un meccanismo prodigioso e, almeno ai miei occhi, alquanto misterioso: lui "scaricava". Sì, perché nonostante studiasse (poco) all'università, il suo nome già figurava accanto a quello del padre nell'impresa di famiglia (dove nessuno l'aveva mai visto) realizzando un altro prodigio, quello che consente di prendere un reddito e dimezzarlo, tasse comprese.
Ma noi a queste cose non facevamo caso e quella fattura, se davvero serviva a fare diminuire le tasse, gliela davamo volentieri perché lui era più povero degli altri: all'università non pagava le tasse (anzi gli davano pure la borsa di studio) e quando andavamo in mensa il prezzo per lui era dimezzato. Restava il dubbio su come facessero - lui e suo padre - a permettersi quelle auto di lusso che cambiavano ogni due anni. Ma i propri soldi ognuno li spende come vuole.
Terminati gli studi ci siamo persi di vista ma un giorno ho ritrovato il suo nome ai primi posti nelle graduatorie per il mutuo provinciale, segno che l'impresa familiare non doveva navigare in acque tranquille. Infine l'ho incontrato fuori dall'asilo nido comunale, al Torrione, dove avevano subito accettato suo figlio mentre il mio era ancora in attesa perché con il mio reddito (mi hanno spiegato) potevo anche pagarmi la baby sitter.
Le voci in una città come Trento girano veloci e mi hanno raccontato che gli affari di G. avevano iniziato ad andare bene. In fondo - ho pensato - perché no? E' sempre stato disinvolto, schietto, uno di quelli che quando è il momento di presentare il conto non ha nessun problema a guardarti fisso negli occhi come per ipnotizzarti e a dirti: "Non ti serve mica la ricevuta, vero?". Ma no che non serve, gli risponde la gente, basta una stretta di mano, siamo fra gentiluomini. E se uno prova a tirare fuori il blocchetto degli assegni per pagare, lui lo prende per un braccio e lo blocca: "Ma no, che fai? Non c'è fretta. Me li porti domani, magari anche in contanti che è più comodo".
G. è fatto così: non ama le complicazioni. Per questo si è affidato a un commercialista esperto, uno di quelli che non gli fanno tante storie quando lui si presenta con tutti i costi ("terribili") che deve sostenere per evitare all'azienda il fallimento. E a noi lavoratori dipendenti spiega ogni volta quanto siamo fortunati ad avere lo stipendio fisso a fine mese, ferie pagate: "Mica come me - dice - che mi faccio il culo per pagare i conti dello Stato". E poi ce l'ha con le infrastrutture, dice che siamo un paese del terzo mondo: sarà per questo che si è comprato una casa in una di quelle isole, non mi ricordo il nome, dove non si pagano le tasse. Un sogno realizzato.
Sulle pensioni abbiamo idee diverse. Mentre io mi preoccupo della fine che faranno i contributi, lui mi sfotte e dice che lo Stato andrà in fallimento: "Fai come me - mi consiglia prendendomi sotto braccio e dimenticando che per i dipendenti i contributi sono obbligatori - ti fai una bella assicurazione privata e sei a posto. Se proprio vuoi essere sicuro punta sugli immobili, ce l'avrai qualche nero da investire no?". Questo è il segreto del mio ex amico. E dico "ex" perché quelle fatture che gli ho dato ingenuamente per frodare uno Stato che fallisce non gliele ho mai più perdonate.

1 Comments:

  • e' verissimo. il Trentino, come tutta l'Italia, e' pieno di grandissimi evasori di tasse. Ma quello che mi fa piu' rabbia e' che il Trentino le evade meglio che un'altro. Insomma e' comunque, secondo lui, una persona miglire.
    Quanti ladri ho incontrato li'!

    By Anonymous mammamia!, at 10/2/07 04:03  

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