fuoridalpalazzo

26 settembre 2008

Lavori usuranti

redazioneCapita, di tanto in tanto, che arrivi qualche ragazzo con la luce negli occhi a chiedermi come si fa a diventare giornalista. Capita anche che io cerchi di fargli cambiare idea, come fece con me (invano) un ex direttore di giornale qualche anno fa. Ma ora ho un'arma in più: farò vedere agli aspiranti giornalisti la mia scrivania fotografata alle ore 00.15, poco dopo la chiusura in tipografia di un inserto speciale dedicato alle elezioni provinciali. Questo è quello che capita a chi voleva fare il giornalista.

P.S. clicca sul casino se vuoi vederlo da vicino.

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23 settembre 2008

La stangata dei navigatori

schermata tim
Poi dicono che la diffusione internet non decolla, nemmeno con l'uso dei cellulari che tutti teniamo in tasca. Non ne dubito. Anzi racconto una vicenda che può servire a capire perché prima di collegarsi alla rete con il telefonino è meglio pensarci due volte.
I fatti. Poiché ho sviluppato un certo grado di dipendenza dalla rete (ormai guardo le ultime notizie di repubblica.it anche quando sono seduto sulla tazza del bagno) ho subito attivato l'offerta MAXXI ALICE WEEK CRM che con 1 euro appena mi avrebbe consentito di navigare in rete per 30 giorni fino a un tetto massimo di traffico di 200 mb (che per la navigazione con il telefonino sono più che sufficienti).
Non sono uno sprovveduto: prima di navigare in libertà ho chiesto informazioni sulle condizioni dell'offerta a un paio di operatori del 119 (di uno solo non mi fidavo) che mi hanno confermato che gli unici due vincoli erano i 200 mb e il punto di accesso a internet che doveva essere necessariamente wap.tim.it. Detto fatto: ho addirittura cancellato dalle configurazioni del telefonino l'altro punto d'accesso (ibox.tim.it) in modo da evitare costosi "dispiaceri", già sperimentati di persona in passato, e ho cominciato a navigare.
Immaginate la sorpresa quando mi sono trovato il credito sotto zero, due giorni dopo aver ricaricato 30 euro. Ho telefonato subito al 119 per chiedere spiegazioni e tre giorni dopo è arrivata la soluzione del mistero da parte di un operatore tecnico di Tim Padova (che mi ha trovato preparato). Ecco i passaggi principali della conversazione.

tim Padova: buongiorno
ansel: buongiorno
tim Padova: abbiamo scoperto il motivo degli addebiti che lei ci ha contestato
ansel: dica pure
tim Padova: lei ha spedito delle email con il suo cellulare
ansel: naturalmente. e quindi?
tim Padova: non poteva. l'offerta prevede solo la navigazione sul web
ansel: non mi risulta. due vostri operatori mi hanno detto che l'importante era usare il punto d'accesso wap.tim.it e sul vostro sito internet si parla genericamente di "traffico dati" fino ad un limite di 200 mb. i messaggi email sono traffico dati?
tim Padova: direi di sì signore...
ansel: è stato superato il limite di 200 mb?
tim Padova: direi di no signore...
ansel: e quindi perché mi è stato addebitato il traffico?
tim Padova: non lo so signore. assumo altre informazioni e la richiamo...
ansel: prego

tim Padova: signore, fermo restando che lei non potrà più spedire email all'interno della nostra offerta, l'azienda le vuole venire incontro rimborsandole 15 euro da consumare entro 30 giorni.
ansel: stia tranquillo, non ci penso nemmeno a spedire piccole fotografie via email a 12 euro l'una (anche se a leggere le condizioni ne avrei pieno diritto, GRATIS)... per quanto riguarda il risarcimento sta scherzando? io ho perso circa 30 euro, ho dovuto ricaricare (mio malgrado) il telefonino e ora lei me ne propone 15 per di più a scadenza?
tim Padova: assumo altre informazioni e la richiamo, signore
ansel: prego

Finale: la trattativa si è conclusa con una ricarica di 30 euro e tante scuse. Ma sul sito della compagnia telefonica l'offerta continua ad essere pubblicizzata in modo ingannevole e migliaia di clienti Tim continuano a navigare con l'incubo di superare il traffico assegnato (qualunque sia la loro offerta) e di ritrovarsi centinaia o addirittura migliaia di euro addebitati: nessun messaggio, nessun avviso, per rendersi conto di quello che sta succedendo bisogna attendere la stangata. L'operatore dice che ci stanno lavorando, ma in realtà gli "errori" dei navigatori fanno comodo alla società. E quando non ci sono errori - come nel mio caso - ci pensano loro a metterci lo zampino.

P.S. e ora attendiamo che Google (o qualche altro blog) contribuisca a diffondere la voce.

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19 settembre 2008

Falliti e contenti

dipendenti alitalia felici e fallitiGuardo incredulo le immagini dall'aeroporto di Fiumicino dove i dipendenti Alitalia esultano per il fallimento delle trattative per il salvataggio della compagnia: "Meglio falliti che in mano a 'sti banditi" urlano felici.
E' bello quando le trattative sul lavoro si concludono in maniera positiva.

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08 settembre 2008

L'ortografia della maggioranza

Mi sono letto questo articolo di Federico Rampini e mi è venuto in mente che Google ha modificato anche il modo in cui decidiamo di scrivere una parola. C'era una volta il dizionario (o l'enciclopedia), oggi si fa molto prima con il motore di ricerca: si scrive Irak o Iraq? Tailandia o Thailandia? Ciliege o ciliegie? Province o provincie? Decide la maggioranza, nel dubbio scegliamo la strada della massa: giusta o sbagliata ci sono meno possibilità di fare brutta figura. Per fortuna Google ci avvisa ancora che se digitiamo "provincie" forse (ma forse) volevamo dire "province", ma intanto "un pneumatico" batte "uno pneumatico" 97.000 a 8.380, è l'evoluzione della lingua, si rassegnino i puristi.

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